La premessa è che non ho mail letto Marquez. La conclusione è che dopo aver visto il film (che molti m’hanno detto fedele al romanzo) la voglia di leggerlo, che prima era poca, ora è andata via del tutto.
Nel mezzo c’è un film che seppur divertente in alcuni punti, seppur accurato nelle ricostruzioni storiche, seppur fiabesco nella sua parte più surreale, seppur quello che volete, è andato molto vicino all’annoiarmi.
Sarà che sono un bruto cinico e maschilista e non riesco a percepire la tensione romantico/emotiva dell’intreccio narrativo, sarà che, sempre da bruto cinico e maschilista, non ho colto il favolistico della storia, e mi sono fermato al mio atteggiamento pietistico di fronte a quella che considero mera illusione e auto assolvimento.
Sarà pure forse che sono un uomo, mentre (a quanto ho visto) il film è stato apprezzato soprattutto da donne – sensibilità diverse, nulla di male – ma a me è sembrato né più né meno un Titanic per le ultra quarantenni e le loro figliolette.
In ogni caso, e a prescindere dal mio essere rozzo, la Mezzogiorno qui non è credibile né quando fa la ragazzina né quando fa la donna anziana.
Titolo originale: Love in the time of cholera
Regia di: Mike Newell
Scritto da: Gabriel Garcia Marquez (novella); Ronald Harwood (screeplay)
Genere: Drammatico
Anno: 2007
Paese: USA
Produzione: Stone Village Pictures, Grosvenor Park Media ltd.
Durata: 139 minuti
Cast: Javier Bardem, Benjamin Bratt, Hector Elizondo, Catalina Sandino Moreno, Giovanna Mezzogiorno, Liev Schreiber, John Leguizamo, Laura Harring, Patricia Castañeda, Fernando Montenegro