Gli storici si sono sempre divisi sull’effettiva “importanza” del regno di Elisabetta I. Le sue gesta furono esaltate, specie dopo la sua morte, ma quanto queste siano state decisive e cruciali è ancora da definire. Sicuramente la Regina Vergine evitò grossi spargimenti di sangue, sicuramente guidò le truppe inglesi nella vittoria sull’ Invicibile Armada, sicuramente risollevò le finanze del suo regno, ma da qui a farne una sorta di santa laica ce ne passa. Il film di Kapur invece sembra prendere più dalla vulgata popolare che dalla storia. Più che un film storico è un’ agiografia.
Cate Blachett concorre a conferire fascino ad una personalità già affascinante di suo, con un interpretazione notevole. I costumi e la fotografia valgono il prezzo del biglietto, ed impreciosioni storiche a parte (“l’amore” tra la regina e Walter Raleigh è documentato decisamente meglio nel film Il favorito della grande regina del 1955) il film è davvero godibile. Ma, a parte il gusto di godersi un buon film in costume, rimane poco altro. Elizabeth è un film che sembra rimanere sospeso tra la ricostruzione storica vera e propria e la celebrazione di un personaggio. Il tentativo – che mi sembra d’aver visto – da parte del regista di usare la vicenda storica, per costruire una sorta di opera teatrale di stampo molto shakespereano (l’età d’oro del titolo è anche quella in cui visse il celebre bardo), è abbastanza fallimentare e, evidentemente, accantonato presto in favore di una visione quasi mitologica.
In ogni caso un buon film in costume.
Prima di vederlo è comunque consigliabile dare un’occhiata almeno alla pagina di wikipedia relativa a Elisabetta (qui), o ad un bignami di storia moderna.
(recensione originariamente scritta il 22 novembre 2007)
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ELIZABETH – THE GOLDEN AGE
Regia di: Shekhar Kapur
Scritto da: William Nicholson e Michael Hirst
Genere: Drammatico; Storico
Anno: 2007
Paese: UK; Francia
Produzione: Universal
Durata: 114 minuti
Cast: Cate Blanchett, Clive Owen, Geoffrey Rush, Tom Hollander, Samantha Morton, Abbie Cornish, Adam Godley, Jordi Mollà
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