Per non dimenticare.
Un film con un record (almeno personale) indiscusso: è entrato nel lettore DvD per uscirne 15 minuti dopo. Forse solo Skizzopolis ha fatto di meglio.
Non che mi aspettassi granchè, visto il romanzo da cui è tratto, ma perdindirindina, almeno un po’ di sano voyeurismo! XD
Una storia traballante dove i personaggi hanno lo spessore di un foglio di carta (e qualche fan potrebbe pure obiettare che non è nemmeno fedele al romanzo che, ebbene lo ammetto, ho letto), e tutto, dai dialoghi ai costumi, dagli oggetti di scena ai comportamenti dei personaggi, sembra preso dal “manuale degli stereotipi giovanili/stici fine anni ‘90″.
Per carità, non me ne faccio un cruccio, l’originale non è certo meglio anzi, talvolta ha contribuito a crearli gli stereotipi, ma dispiace ad esempio per la Chaplin, che meriterebbe un fine carriera migliore.
Amendola e la Neri forse pensavano di fare il colpaccio, sfruttando la popolarità del romanzo e lo “scandalo” ad esso legato, ma senza nemmeno il coraggio di osare. Qualche tetta qua e là e due “cazzo” in bocca ai protagonisti (in senso figurato, gergale) non fanno erotismo, solo pornografia (in senso lato)
Ogni generazione ha il suo film scandalo cult, ma se ad esempio Nove settimane mezzo e Laguna blu erano dei fotoromanzi patinati al confronto di un Ultimo tango a Parigi, Melissa P. dalla sua non ha nemmeno gli scenari idilliaci e la fotografia ricercata, e una scena “cult” che sia una.
Per non parlare di una Kim Basinger o di una Brooke Shields.
Articolo originariamente scritto nel 2006
NB: non ho più seguito la carriera della Panarello che, scopro oggi, sembra si sia tutto sommato conclusa nel 2015 con la partecipazione all’Isola dei Famosi.
MELISSA P.
Titolo originale: Melissa P.
Regia di: Luca Guadagnino
Scritto da: Melissa Panarello (romanzo), Barbara Alberti (sceneggiatura)
Genere: Drammatico, erotico
Paese: Italia
Anno: 2005
Produzione: Claudio Amendola, José Ibáñez, Francesca Neri
Durata: 105 minuti
Cast: Geraldine Chaplin, Maria Valverde, Letizia Ciampa, Elio Germano, Fabrizia Sacchi, Primo Reggiani