Fight for Freedom (To End All Wars)

to end alla wars

Visto ieri per caso su Rai Cinema.
Probabile programmazione pasquale vista la metafora “cristologica” presente.

Tratto da una storia vera, il racconto biografico di Ernest Gordon, il film narra le vicende di un gruppo di prigionieri alleati, in un campo di concetramento giapponese in Thailandia, che parteciperanno alla costruzione della “ferrovia della morte” (o aleno è una delle cosiddette ferrovie della morte), che già ispirò racconti, romanzi, documentari e pellicole ( Il ponte sul fiume Kwai per dirne uno).

Solido, ben recitato e discretmente diretto, il film di Cunningham non si discosta tuttavia da altre prouzioni analoghe per temi e per fini, che seppur con tutti i pregi del caso, vuoi per l’essere troppo didascalici, vuoi per gli intenti pedagogici, vuoi per il non saper osare, non riescono ad assurgere al rango di produzioni memorabili. To End All wars ha però il suo punto di forza nella storia che narra, nella potenza salvifica del messaggio che lascia trapelare, nella “cristologia” insita nella storia e, infine, perchè riesce a porre, per l’ennesima volta ma non sono mai troppe, domande di senso sulla vita e sulla morte.
Sarebbe da far vedere nelle scuole e, aggiungo io, anche a tanti cineasti italiani.

film  home

FIGHT FOR FREEDOM. (TO END ALL WARS)

Titolo originale: To End All Wars
Regia di: David L. Cunningham
Scritto da: Ernest Gordon (book), Brian Godawa
Genere: Guerra, Biografico, Drammatico
Anno: 2001
Paese: USA, GB, Thailandia
Durata: 125 minuti
Cast: Robert Carlyle, Kiefer Sutherland, Ciarán McMenamin, Mark Strong

 

 

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